Specialità

Un vero progetto didattico per suonare a orecchio

Cura delle qualità musicali

Suonare a orecchio è ritenuto un modo superficiale per far musica perché inteso come “suonare all’incirca”, ma la qualità delle prestazioni dipende dal livello d’orecchio di chi suona. Chi ha scarso orecchio suona per forza in modo approssimato a differenza di chi l’ha buono.

I grandi del blues e del rock hanno sempre suonato con questo metodo (sono stati quasi tutti autodidatti), ma come hanno fatto a imparare e a emergere? L’unica spiegazione logica è questa: avevano qualità musicali superiori alla media, oltre a un’efficace filosofia della musica.

Per qualità musicali intendo l’insieme delle varie doti che servono per fare musica, le più importanti delle quali sono: l’orecchio e il senso ritmico.

Le qualità musicali hanno la stessa importanza della potenza fisica nelle attività sportive. Nello sport, la sola tecnica è insufficiente se non abbinata a un’adeguata preparazione atletica. In tutti gli sport, infatti, sono previste attività per sviluppare la forza fisica, la resistenza, l’agilità, ecc. Questo non avviene nell’insegnamento musicale.

Tutti sanno che chi ha buon orecchio ha maggior facilità per suonare uno strumento, ma non tutti sanno che le qualità musicali si possono sviluppare facilmente in pochi mesi, senza sforzi e con attività addirittura divertenti.

Potenziare le qualità musicali degli allievi è una specialità della mia scuola: i principianti imparano rapidamente, senza fatica e divertendosi; gli esperti ottengono prestazioni artistiche più elevate.

L’adeguata pratica sviluppa l’orecchio sino al punto di ottenere capacità come:

  • enunciare gli accordi esatti di una canzone durante l’ascolto;
  • sentire il suono che produce un tasto prima di premerlo;
  • cantare simultaneamente ciò che si sta improvvisando.

Raggiunto questo livello finalmente lo strumentista ha la possibilità di esprimere la sua creatività.

Questo, in fondo, era l’obiettivo che l’ha spinto a suonare!

Didattica computerizzata

Solo un’attività divertente può sviluppare in poco tempo le qualità musicali

Le lezioni, sin dal 1994, si svolgono in uno studio ricco d’apparecchiature, al centro delle quali c’è il computer che è sfruttato come potente sussidio didattico per:

  • sviluppare le qualità musicali;
  • attuare la pratica di musica d’insieme.

Le attrezzature sono tutte d’alta qualità (scheda audio, amplificazione HI-FI, multi-effetto per chitarra e basso, mixer da studio, diffusori, ecc.).

Qualità musicali

Nei primi anni ’80 iniziai (come programmatore) a far uso del computer. Subito intuii che, grazie alle sue possibilità di simulazione, il computer poteva essere utile nella didattica per ridurre notevolmente i tempi d’apprendimento di varie nozioni, logiche e abilità.

Tra le tante applicazioni didattiche da me realizzate per diverse discipline, due sono specifiche per la formazione e lo sviluppo dell’orecchio musicale.

Musica d’insieme

Suonare in un complesso è molto più divertente e proficuo che suonare da soli, per questo quasi tutto il programma d’insegnamento è impostato su questo tipo di pratica.

Il computer simula un complesso virtuale con il quale l’allievo deve suonare lo strumento mancante (chitarra o basso). Per la pratica quotidiana a casa, sono disponibili le basi registrate su CD.

Le basi musicali sono d’elevata qualità, ognuna delle quali ha la sua difficoltà da superare e i propri obiettivi didattici e/o formativi da raggiungere.

Insegnamento a indirizzo musicale

Un’altra specialità della scuola è il tipo d’insegnamento che ha un indirizzo più estetico-musicale che tecnico-strumentale: non possiamo esprimerci con un linguaggio di cui abbiamo una scarsa conoscenza, e non possiamo pretendere di capire la musica facendo solo ginnastica con le dita.

In tutti i corsi sono trattati gli argomenti necessari per migliorare la conoscenza del linguaggio musicale.

Logica degli argomenti

Si apprende la logica d’ogni argomento, invece d’imparare tutto a memoria (posizioni, uso degli accordi, ecc.) con il vantaggio di una notevole riduzione dei tempi d’apprendimento.

Ad esempio: comprendere la logica della struttura degli accordi è molto più semplice e rapido che imparare a memoria migliaia di posizioni.

 

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