Vibrato

Il vibrato è un elemento espressivo di gran rilievo sia per il canto, sia per gli strumenti musicali che lo possono produrre. Si ottiene modulando l’altezza o l’intensità del suono, secondo le possibilità dello strumento; quelli a corda possono vibrare solo modulando l’altezza.
Da non confondersi col tremolo che consiste nella rapida successione di una o più note.
I parametri del vibrato sono tre: la profondità, la frequenza e il ritardo.

Profondità

La nota vibrata, nel corso della sua durata, subisce un frequente e leggero incremento dell’altezza (o dell’intensità) definito profondità. Il vibrato espressivo corretto, quando è ottenuto con l’altezza, deve avere una profondità che non deve assolutamente alterare la nota. Una profondità eccessiva, anche di un solo semitono, trasforma il vibrato in tremolo rendendo ridicola l’espressione. In linea di massima deve essere inferiore al quarto di tono.

Profondità giusta
Profondità eccessiva

 

Frequenza

Riguarda la velocità delle modulazioni. Non deve essere costante per qualsiasi situazione e per tutte le note: generalmente quelle basse si vibrano più lentamente delle acute. La frequenza del vibrato esprime sensazioni diverse come: tranquillità se bassa, enfasi se alta.

Ritardo

È il tempo che intercorre fra l’attacco della nota e l’inizio delle modulazioni. Secondo la situazione, è più elegante lasciare trascorre del tempo prima d’iniziare a vibrare.

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Categorie: Teoria