Estetica del blues

Comprendere ciò effettivamente determina il “bello” in un genere musicale
 evita di disperdere energie in argomenti inutili.

Premessa

Per fare assolo nel blues si usano accorgimenti tecnici particolari come bend, slide. pull off, hammer on, ecc., che conferiscono al blues il suo fascino.

Non tutti sanno che queste tecniche sono conosciute da secoli nella musica colta di tutto il mondo con termini italiani, e che nella notazione musicale ufficiale esistono gli opportuni segni.

  • Il bend non è altro che il portamento.
  • Lo slider è il glissando.
  • Pull off e hammer on sono il legato.
  • Le acciaccature imitano le appoggiature vocali.
Tecniche del blues: portamento, glissando, legato e acciaccature.

Negli articoli successivi sono ampiamente spiegati

È bene capire perché questi accorgimenti sono così efficaci.

Introduzione

Un assolo di Jimi Hendrix ci trasmette forti emozioni, perché? Questo fenomeno non dipende dall’abilità tecnica, come molti pensano, ma da quella ritmico/espressiva, l’abilità che determina il bello, anzi il “ganzo”, come si dice in Toscana. Il ganzo si ottiene con l’esasperazione di due elementi: il ritmo e l’espressione.

Il ritmo e l’espressione sono linguaggi non verbali che sono innati nell’essere umano (come le espressioni del volto, la gestualità, ecc.), non hanno bisogno di essere in precedenza appresi per comprendere un messaggio. Il linguaggio melodico e quello armonico, come quello verbale, si devono prima imparare e, a secondo del livello di conoscenza, si possono comprendere discorsi più o meno complessi.

Il ritmo si ottiene con la durata delle note e i relativi accenti; l’espressione, secondo il tipo di strumento, con il vibrato, il tocco, la dinamica, ecc.

Con il linguaggio ritmico si può esprimere qualsiasi sensazione (determinazione, aggressività, calma, agitazione, ecc.), ma sebbene non debba essere appreso per ricevere i messaggi, per inviarli si deve avere la giusta pratica.

Il timbro dello strumento è importante perché contribuisce anch’esso all’espressione. Il distorsore, infatti, ha avuto successo non perché rende il suono più brutto, ma perché lo allunga e un suono lungo si può “lavorare“ e rendere espressivo. Meglio un suono brutto che “canta”, di uno bello meccanico.

Il valore del blues

L’opinione che molti hanno del blues è la seguente: “È quel genere musicale che impiega la scala pentatonica, ha un ‘giro’ di dodici battute che sono armonizzate con tre accordi”. In realtà il blues ha introdotto una nuova logica di concepire la musica altrimenti, un genere così limitato, come può essere stato in grado di affascinare i grandi del jazz e condizionare quasi tutta la musica leggera mondiale? Esaminiamo quali sono gli elementi che effettivamente lo esaltano.

La sua specialità è fondata su elementi estetici non appartenenti alla cultura della musica occidentale:

  • una prassi esecutiva strumentale analoga a quella vocale;
  • l’impiego d’intervalli microtonali;
  • l’impiego di ritmi tribali.

Il blues, infatti, è l’unico genere nel quale la chitarra (solista) tenta d’imitare l’espressività della voce umana e impiega intervalli di un quarto di tono. I ritmi tribali, invece, sono comuni in tutte le musiche di radice afro-americana e quelle etniche.

L’impiego degli elementi sopra citati, abbinati a melodia, armonia e forma più evolute ha dato origine al rock. Il rock, infatti, si è sempre distinto dalla musica leggera preferendo gli elementi estetici del blues al contenuto melodico.

 

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Categorie: Teoria