Improvvisazione

L’improvvisazione è un’attività musicale che richiede, a chi la pratica, di essere esecutore e compositore nello stesso tempo, ma i due ruoli sono diversi e richiedono una differente preparazione: lo strumentista studia lo strumento che è un mezzo per fare musica, il musicista, invece, studia la musica che è un mezzo d’espressione.
La frase: — “Quel chitarrista ha tanta tecnica ma poco gusto” — (molto ricorrente nel mondo dei complessi) è usata per indicare un esecutore che è troppo strumentista e poco musicista. Suona con le mani e non con la testa.

Lo “studio” del rock è limitato alla sola tecnica esecutiva (posizioni, scale, ecc.); gli argomenti che rientrano nelle competenze del musicista sono totalmente sconosciuti.

L’interpretazione (l’arte di “recitare” la musica), ad esempio, è un concetto inesistente nel mondo del rock, ma è uno degli elementi che determinano le emozioni agli ascoltatori: se chi suona non “trasmette” niente, non fa musica. Le note nel rock valgono poco, è il “ganzo” che conta. Il “ganzo” dipende dal modo di suonare, quindi dall’interpretazione.

Il discorso musicale, come quello verbale, ha una logica per formare una frase: non è quindi sufficiente suonare a caso le note di una scala. Nel campo della grafica qualcosa che non ha forma si definisce scarabocchio. Eric Clapton, definito “mano lenta”, ha sempre improvvisato vere frasi musicali, con le giuste espressioni e una ritmica evoluta: ecco perché, nonostante sia lento, è considerato uno dei migliori chitarristi di sempre (secondo solo a Hendrix per la rivista Rolling Stones).

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Categorie: Teoria